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Home studio per voice-over

Immagine del redattore: Cristina AtzeniCristina Atzeni

Allo speaker pubblicitario e voice-over talent di oggi, oltre ad un'ottima tecnica vocale e capacità interpretative, servono anche solide competenze nella registrazione audio, nel trattamento del suono e nella gestione del tempo. Gli strumenti giusti aiutano a ottenere registrazione pulite e professionali e a ottimizzare il flusso di lavoro per potersi, così, concentrare sulla performance senza distrazioni. In questo articolo ho voluto parlare brevemente di quali sono, secondo me, gli elementi essenziali da considerare nel momento in cui si decide di proporre i propri servizi di speakeraggio a potenziali clienti.


Se si lavora ai voice-over da un home studio, la qualità dell’audio è fondamentale per distinguersi dalla concorrenza. Un buon microfono e una scheda audio esterna affidabile sono indispensabili, ma è come si utilizzano che fa la differenza. Per evitare di riprendere le fastidiose "bombe d’aria" quando si pronunciano la P e la B, basta rivolgere la capsula del microfono leggermente a destra o a sinistra rispetto alla bocca. Lo stesso vale per la S, che a volte può "fischiare" eccessivamente. Giocare con distanza e posizionamento del microfono aiuta a ottenere un suono più pulito e bilanciato, riducendo il bisogno di interventi in post-produzione. Meglio occuparsi di registrare bene sin dall’inizio piuttosto che preoccuparsi successivamente di correggere con i plug-in, che se usati in modo improprio rischiano di appesantire o rovinare il risultato finale.


Anche l’acustica dello studio gioca un ruolo chiave. Un ambiente di registrazione non trattato può compromettere la qualità dell'audio, indipendentemente dall’attrezzatura utilizzata. Aggiungere alle pareti pannelli fonoassorbenti, pannelli isolanti e bass trap nei punti strategici aiuta a ridurre echi, riverbero e le risonanze fastidiose. La mia cabina di registrazione, ad esempio, è interamente costruita in legno e rivestita con materiali isolanti e fonoassorbenti per garantire un suono pulito e controllato. Tutto, inoltre, è organizzato per avere gli strumenti sempre a portata di mano, in modo da concentrarmi esclusivamente sulla performance quando necessario.


La scelta del software di registrazione (DAW) è altrettanto importante. Un programma come Audacity è ideale per chi inizia, mentre altri più avanzati come Reaper o Adobe Audition offrono strumenti migliori per l’editing audio. La visualizzazione spettrale dell'onda sonora, ad esempio, è utile per eliminare i più piccoli difetti, come i click della bocca. Se, invece, si lavora con doppiaggi o time-sync, un tool per il supporto video e time code è utilissimo per sincronizzare perfettamente la voce con le immagini.

I plug-in audio come equalizzatore, compressore, noise gate o expander, se usati, devono essere aggiunti con parsimonia. Per esperienza, non servono decine di effetti: conoscere e padroneggiare quelli giusti permette di ottenere un suono pulito ed equilibrato senza alterare la naturalezza della voce.


Oltre alla qualità del suono, ottimizzare il flusso di lavoro è fondamentale per rispettare le scadenze e offrire un servizio professionale. Salvare i file audio sia in locale che su un disco esterno protegge da eventuali "imprevisti", mentre creare template personalizzati nella DAW riduce i tempi di preparazione. Un’aggiunta strategica all'home studio è un secondo schermo: questo sia per evitare di avere il rumore delle ventole del computer all’interno dello spazio di registrazione, sia per avere un supporto pratico per la lettura degli script. Se si decide di offrire anche il servizio di registrazione audio da remoto, le cosiddette live sessions, è importante poter far riascoltare l’audio appena registrato ai partecipanti della sessione. Avere un feedback istantaneo sulla propria performance riduce il rischio di errori e richieste di revisione successive.


Curare tutti questi dettagli rende il lavoro molto più efficiente ed efficace, con un impatto positivo sia sulla propria produttività, permettendoci di lavorare con maggiore serenità, sia sulla soddisfazione del cliente. La professionalità di uno speaker che lavora dal proprio home studio non si misura solo nella voce, ma anche nella qualità del lavoro che consegna.

Immagine tastiera con cuffie
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