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La lettura poetica

Aggiornamento: 19 gen 2023


Benvenuta/o sul primo -e speriamo non ultimo :-)- articolo del mio blog.

Se sei capitato qui, hai avuto modo di notare che mi occupo di doppiaggio/speakeraggio pubblicitario. La lettura e l'interpretazione di un testo, che sia esso uno spot pubblicitario, la storia aziendale, un'audio-guida o un e-learning, sono il mio pane quotidiano.

Ma c'è un tipo di testo da cui, fino ad oggi, sono scappata: la poesia. In realtà, durante la mia formazione, raramente, ho affrontato un testo poetico. La poesia, d'altronde, è qualcosa da cui molti artisti sfuggono perché è un terreno difficile, in cui la tecnica e la logica devono coabitare insieme all'irrazionalità e al sentire profondo.

Per questo ho deciso di partecipare ad un workshop dedicato alla lettura poetica organizzato da Teatrozeta (se vuoi dare un'occhiata, ti lascio il link qui http://www.teatrozeta.it/) diretto da Manuele Morgese, attore teatrale e condirettore artistico del Teatro. Durante le giornate di formazione abbiamo affrontato diverse poesie e testi in versi (la Divina Commedia di Dante, A Silvia di Leopardi, La pioggia sul pineto di D'Annunzio sino ai testi di Shakespeare e F.G. Lorca) e ti posso assicurare che è stato difficile, impegnativo ma tanto, tanto stimolante.

Mi piacerebbe, perciò, riportare qui alcune delle cose che ho appreso, certa che possa essere d'aiuto a te che vuoi approcciarti alla lettura poetica. Ovviamente non riuscirò a trasmettere l'intero bagaglio formativo che ho appreso nei 3 giorni: il mio obbiettivo, infatti, è quello di offrirti alcuni consigli e suggerimenti su come affrontare un testo poetico.

Parto dall'etimologia della parola POESIA: dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre» e aggiungerei anche “creazione”.

La poesia è, quindi, una creazione artistica che il poeta, con le sue parole, regala al lettore.

Prima di affrontare la lettura di una poesia, qualsiasi essa sia, è fondamentale studiarne il significato e il messaggio che il poeta vuole trasmettere con essa. E' consigliato ascoltarla e leggerla tante volte, entrando, così, nella profondità delle sue parole.

E' essenziale, inoltre, capirne e studiarne la metrica e la composizione del verso, perché, se l'autore ha scritto in versi, un motivo c'è sempre. Un consiglio che ho apprezzato tanto è stato “fidatevi del verso, lasciate che sia esso a guidarvi nella sua interpretazione”.

E' importante, inoltre, rispettare il verso. Le pause sono importanti, ma lo sono di più le appoggiature: ci aiutano a dare il giusto senso alle parole ed al verso.

Altro fondamentale suggerimento è quello di masticare, assaporare e sentire ogni singola parola della poesia: una lettura lenta ed articolata ci permette di restituire all'ascoltatore le immagini che il poeta descrive con la sua scrittura. Ma, come detto sopra, la lettura poetica è anche logica ed è, perciò, necessario conoscere la tecnica vocale -respirazione, dizione, articolazione, timbro e volume della voce.

Padroneggiare il proprio strumento (la voce) è il punto di partenza per una buona lettura poetica.

La poesia va interpretata: “In teatro la poesia si fa carne” così diceva F.G. Lorca.

Ho voluto mettere a tua disposizione i punti più importanti della mia esperienza formativa. Ovviamente sono solo suggerimenti –un punto di partenza- da tenere a mente quando si affronta un testo poetico. Se nella tua città, ci sono corsi dedicati alla lettura della poesia, partecipa!

Ti lascio il link al video della lettura di “A Silvia” e della “Divina Commedia” del grandissimo V. Gassman.

Immagine di copertina by @danybujo.art https://www.instagram.com/danybujo.art/


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